Israele ha recentemente sequestrato oltre $1,7 milioni in criptovalute destinate a finanziare interessi filoiraniani. Secondo il rapporto di Chainalysis, in collaborazione con i servizi di intelligence israeliani, è stato possibile bloccare questa somma che era destinata a gruppi politico-militari sponsorizzati dall’Iran.

Nel dettaglio, è emerso che il gruppo politico-militare della Quds Force, riconosciuto come organizzazione terroristica negli Stati Uniti e in Europa, finanziava le attività di un’organizzazione terroristica nota come Hezbollah. Il finanziamento avveniva attraverso l’uso di criptovalute e del sistema informale di compensazione finanziaria noto come Hawala.

Altre notizie di rilievo:

Nel frattempo, il businessman Francisley Valdevino da Silva, noto come il “Sheikh dei Bitcoin”, è stato rilasciato provvisoriamente dalla giustizia federale. L’uomo era stato arrestato a Curitiba nel novembre 2022 a seguito delle accuse di aver gestito un sistema piramidale mascherato da prestiti in criptovalute, il quale avrebbe coinvolto un giro di affari di circa 4 miliardi di reais.

In Corea del Sud, l’azienda di prestiti in criptovalute Delio è oggetto di un’indagine per frode e appropriazione indebita da parte della Commissione per i Servizi Finanziari del paese. L’indagine è stata avviata dopo che Delio ha sospeso unilateralmente i depositi e i prelievi degli utenti.

Nel campo dell’intelligenza artificiale, la startup Runway AI Inc. ha annunciato una raccolta fondi di $141 milioni. L’investimento è stato guidato da importanti aziende tecnologiche come Google, Nvidia e Salesforce. Con questa nuova iniezione di capitale, Runway AI potrà sviluppare ulteriormente la sua tecnologia di generazione di video a partire da semplici testi.

Infine, un tribunale statunitense ha ordinato a Kraken, una popolare piattaforma di scambio di criptovalute, di fornire all’Internal Revenue Service (IRS) informazioni personali sui propri utenti. La decisione, emessa da un giudice il 30 giugno, riguarda i dati di tutti gli account che hanno effettuato transazioni con criptovalute per un valore superiore a $20.000 tra il 2016 e il 2020, nell’ambito delle indagini sulle evasione fiscale.

Di Staff

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